Scritto da:

Dott.ssa Sara Carando

Quest’espressione viene comunemente utilizzata per indicare un disturbo a carico del gomito, causato dalla degenerazione di un tendine nella sua inserzione ossea sull’epicondilo omerale (sporgenza ossea terminale dell’omero che si trova nel gomito) e precisamente si tratta di una tendinopatia a carico dei tendini estensori del polso e delle dita.

È un disturbo molto comune e consiste solitamente in una patologia degenerativa (se non trattata peggiora con il passare del tempo) che può essere provocata da una serie di microtraumi o overuse, per esempio a causa di ripetute posizioni innaturali e sforzi del braccio.
Come si presenta
Il sintomo più indicativo è Il dolore a livello del gomito, inizialmente circoscritto ad un punto ben preciso, che si manifesta quando si compiono movimenti di estensione del polso o della mano contro una resistenza e tende ad aumentare se sollecitato attraverso movimenti che richiedono il coinvolgimento dei muscoli dell’avambraccio. Se l’epicondilite non viene trattata, il dolore può irradiarsi lungo l’avambraccio e persistere anche a riposo.
Può presentarsi anche dolore molto intenso che si irradia nel braccio ad ogni movimento, perfino nelle azioni più semplici, diventando un disturbo invalidante e che tende a cronicizzare nel tempo, impedendo il normale svolgimento delle attività quotidiane e con un notevole impatto sulla qualità di vita dei pazienti.
L’epicondilite provoca la perdita di elasticità del tendine, compromettendo i movimenti del polso e del gomito; fastidio e difficoltà in movimenti come sollevare pesi (anche leggeri),svitare o avvitare, girare la chiave nella serratura o semplicemente portare una borsa della spesa.
Cause e fattori di rischio
Ad innescare l’infiammazione solitamente è:
- un sovraccarico funzionale (da un uso, cioè, eccessivo e continuato del gomito), che può manifestarsi più frequentemente nei soggetti che svolgono ripetutamente movimenti che interessano gomito, polso e mano a causa di specifiche attività sportive o lavorative, oppure in coloro che si trovano obbligati a mantenere gomito e braccio in una posizione innaturale per un tempo prolungato. Per esempio chi svolge mansioni “da scrivania” e dunque lavora al computer per svariate ore al giorno, oppure i camerieri, o ancora i meccanici eccetera;
- Sforzi eccessivi connessi ai movimenti del braccio, e in particolare del gomito;
- Danni diretti (come traumi, movimenti repentini scorretti o eccessiva estensione dell’avambraccio);
- cervicalgie o problematiche di spalle che comportano compensazioni e posture scorrette a livello di gomito/mano.
Come si diagnostica
La diagnosi viene fatta da parte di medici specialisti principalmente, tramite palpazione dell’epicondilo e si avvale di test specifici che, se positivi, confermano la patologia.
Può anche essere indicativa la presenza di tumefazione localizzata, segno di edema e quindi di infiammazione.
Potranno poi essere prescritti altri esami, quali radiografia del gomito, risonanza magnetica, elettromiografia o ecografia, per confermare il sospetto di epicondilite escludendo altre patologie.
Trattamento e prevenzione
Una volta identificata l’entità del problema, lo specialista consiglierà un approccio conservativo o più raramente chirurgico, valutando i rischi e i benefici che potrà avere il paziente in base al suo quadro clinico e tenendo conto delle caratteristiche ed esigenze del paziente (attività lavorativa, sport praticato, impegni domestici da gestire,ecc )
In fase acuta il medico potrebbe prescrivere una cura farmacologica per gestire il dolore e l’infiammazione, in concomitanza della quale si possono iniziare alcune terapie fisiche che il nostro staff Fisiomed applicherà in base al singolo caso.
Inizialmente terapie strumentali quali laser, tecar, ultrasuoni ed onde d’urto inizieranno a ridurre il dolore e quindi l’infiammazione, migliorando la microvascolarizzazione locale. Verranno poi inseriti esercizi terapeutuci per il recupero del trofismo muscolare, l’elasticità del tendine e,quindi, la funzionalità del gomito.
Applicazioni di ghiaccio e riposo dell’arto sono inoltre molto importanti per permettere che i trattamenti abbiano esito positivo, gomito e polso devono evitare tutti quei movimenti che provocano lo sforzo del tendini. Esercizi di rinforzo e stretching da fare a casa e assegnati dai nostri fisioterapisti coadiuveranno, poi, la ripresa del movimento corretto ed una più veloce guarigione.


Per il trattamento dell’epicondilite possono anche essere impiegati tutori specifici o fasce elastiche che creano una leggera compressione ischemica nell’area infiammata e danno una stimolazione a livello neurologico centrale,aiutando il paziente a sentire meno dolore.
Il centro di Fisioterapia Fisiomed Italia offre un servizio completo di fisioterapia e riabilitazione di carattere traumatologico, ortopedico e sportivo occupandosi inoltre di recuperi post- chirurgici. Integrando le diverse competenze mediche, il team di fisioterapisti e laureati in scienze motorie guida il paziente verso un percorso di recupero volto al ripristino del benessere delle attività quotidiane e nella ripresa sportiva.
Articoli correlati

Fisiotone: il trattamento per il rinforzo muscolare ed il rimodellamento
Scritto da:Cos'è Fisiotone?Fisiotone è un elettromedicale di nuova generazione che viene utilizzato con successo nel campo della riabilitazione e in quello della medicina estetica. La tecnologia Fisiotone utilizza i campi elettromagnetici focalizzati e pulsati ad...

Giornata mondiale della salute: la fisioterapia tra cura e prevenzione
Scritto da:Come ogni anno, il 7 aprile celebriamo la fondazione del Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) datata appunto 7 aprile 1948. In questa occasione è stata quindi istituita la Giornata mondiale della Salute, con l'intento di promuovere, sensibilizzare e...

Lesione del Menisco: devo operarmi o basta la Fisioterapia?
Scritto da:Le lesioni meniscali sono tra le cause più frequenti di infortunio al ginocchio e possono capitare a soggetti sportivi come anche a chi non pratica sport. Solitamente si manifestano quando il ginocchio compie una torsione in carico, oppure un movimento...

Come recuperare al meglio dopo l’intervento di protesi d’anca
Scritto da:L'intervento chirurgico di sostituzione dell'articolazione dell'anca è ad oggi uno dei più frequenti nella popolazione di mezza età ed anziana, con oltre 100.000 interventi all'anno in Italia. Il tasso di successo di questa pratica chirurgica è...